Amo la moda a trecentosessanta gradi: da quelle più classiche a quelle apparentemente per altri più ‘’stravaganti ‘’. Per me l’eccentricità è sinonimo di creatività ed eleganza.
Sicuramente, la storia della moda vanta diversi stilisti rigorosi e anche surreali come nel caso della iconica Elsa Schiaparelli, che ha saputo inventare negli anni Trenta una moda anticonformista collaborando con i più grandi surrealisti dell’arte. Ho imparato a conoscere la storia, la filosofia e lo stile di Elsa dopo quello di Chanel, due donne molto diverse tra loro sia per il vissuto che per l’immagine di donna moderna.
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Da pochi giorni si è celebrata la festa della donna (anche se nella vita ogni giorno dovrebbe essere acclamata e ringraziata e purtroppo, molto spesso, accade proprio il contrario, costretta a subire violenze, omicidi e sofferenze). Per questo vi voglio raccontare l’immagine femminista e moderna di Mademoiselle Coco Chanel che dagli anni Venti agli anni Settanta si è battuta a favore dei diritti delle donne.
La mia mente mi trasporta ai ruggenti e folli anni ‘20 e la città che fa da sfondo a questo mio desiderio di vivere nel passato è la Ville Lumier di Parigi: la capitale del gusto, dell’eleganza, delle tendenze e di un nuovo modo di vivere.
C’è una borsa che non passa mai di moda, che ha fatto e sta facendo la storia, un accessorio glamour, da custodire con passione e amore nella nostra cabina armadio. Ideale sia per una prima alla Scala che per una passeggiata con il nostro amico a quattro zampe. Sicuramente vi starete chiedendo qual è la borsa di cui vi sto parlando. Si tratta della elegantissima e raffinatissima 2.55 di Mademoiselle Coco Chanel.